lunedì 17 aprile 2017

NASCE L’EDIZIONE MILANESE DELLA SPACE APPS INTERNATIONAL CHALLENGE PROMOSSA DALLA NASA



 (Nell’immagine il logo ufficiale dell’evento – Credits: Space Apps International Challenge Milano)

Si terrà a Milano il 29 e 30 aprile, presso lo spazio Venini42 (nelle sedi di Mikamai e LinkMe), l’edizione italiana della Space Apps International Challenge promossa dalla Nasa (National Aeronautics and Space Administration), l’agenzia spaziale statunitense.  

Space Apps è nata come international challenge nel 2012. Promossa dalla Nasa, riunisce programmatori, scienziati, designer, storyteller, maker, costruttori, tecnici, e tutti gli entusiasti dello spazio si uniscono per affrontare le sfide con un tema comune. Il tema di questa prima edizione milanese, in concomitanza con l’international challenge ospitato in altre città in giro per il mondo, è la  “Terra”.

Oltre all’hackathon di 48 ore, sono state strutturate altre attività didattiche, divulgative e comunicative. Gli organizzatori hanno predisposto infatti un programma “Educational for kids” (per i bambini da7 ai 12 anni), una “Temporary Exbition” (con alcune delle ultime scoperte della NASA) e alcuni laboratori di “Virtual Reality”, ioT e robotica.

L’edizione milanese della Space Apps International Challenge si svolge sotto il patrocinio del Consolato Generale USA di Milano e la Camera di Commercio Americana in Italia.

Una manifestazione importante, della quale TheCOSMOBSERVER è media partner, e che parte sotto i migliori auspici, visti i numeri dell’edizione 2016: oltre 160 eventi e 15.000 persone coinvolte in 6 continenti.

Space Apps International Challenge Milano (29 e 30 aprile 2017)
Location:
Via Giulio e Corrado Venini 42 - 20100 Milano (MI)
c/o Spazio Venini 42 powered by Mikamai e Linkme

Orari:
Sabato 29 aprile: 9:00–24:00   /   Domenica 30 aprile: 8:30–17:00

Contatti:
Hashtag  #spaceapps  /  #spaceappsmilano

Emmanuele Macaluso

venerdì 14 aprile 2017

LA NASA ANNUNCIA LE CONDIZIONI PER LA PRESENZA DELLA VITA NEGLI OCEANI DI UNA LUNA DI SATURNO.



 (Encelado in un collage di immagini scattate dalla sonda Cassini – Credit: Nasa)

È stata formalizzata qualche ora fa, nel corso di una conferenza stampa, una delle notizie più attese dagli appassionati di astrofisica di tutto il mondo. La sonda Cassini ha rilevato nell’oceano di acqua liquida che scorre sotto la crosta ghiacciata di Encelado – una delle lune di Saturno – le condizioni che potrebbero essere favorevoli alla vita.
I sensori della sonda hanno rilevato, in un “pennacchio idrotermale” (un geyser), tracce di idrogeno molecolare e di anidride carbonica. Questo processo, noto come metanogenesi, è alla base della creazione delle condizioni per far sopravvivere i microbi in ambienti sottomarini profondi. Una condizione presente anche sul nostro pianeta.

 (Lo schema dell'attività geotermale su Encelado – Credit: Nasa)

Secondo gli scienziati infatti, Encelado avrebbe le stesse condizioni in cui versava la Terra circa 4 miliardi di anni fa.
La sonda Cassini, facente parte della missione Cassini- Huygens, è stata lanciata da Cape Canaveral il 15 ottobre 1997. L’obiettivo dichiarato della missione interplanetaria congiunta NasaEsaAsi,  è quello di studiare il sistema di Saturno, comprese le lune e gli anelli. La missione è ancora in corso e pienamente operativa.
La notizia divulgata nella giornata di ieri (13 aprile 2017), e pubblicata sulla rivista scientificaScience”, sta facendo il giro del mondo, grazie anche ad un’attenta ed efficace strategia di comunicazione, che ha raggiunto l’obiettivo di creare una forte attesa per la conferenza stampa dell’annuncio, grazie anche all’utilizzo dei social media.

Emmanuele Macaluso

lunedì 10 aprile 2017

REPORTAGE: MOSTRA AS.IT.AF. VILLARBASSE (TO) - 25 ANNI DI ASTRONAUTI ITALIANI NELLO SPAZIO

(Foto 001 – I due modelli in scala del rover e della sonda per l’esplorazione marziana. Credit photo: Emmanuele Macaluso)

Si è tenuta a Villarbasse (To), a “Palazzo Mistrot”, dal 25 marzo al 5 aprile 2017, una mostra allestita in vista del venticinquesimo anniversario del primo volo di un italiano nello spazio.
La mostra dal titolo “25 anni di astronauti italiani nello spazio” è stata organizzata dalla AS.IT. AF. (Associazione Italiana Astrofilatelia) e ha visto come ospite d’onore, nel giorno dell’inaugurazione l’astronauta italiano Umberto Guidoni.
Ad aspettarci per accompagnarci nella nostra visita il presidente di AS.IT.AF Umberto Cavallaro

La mostra si suddivide in tre aree tematiche:

- Italia nello spazio: 20 pannelli raccontano la storia dei sette protagonisti italiani nello spazio. Dal primo volo di Franco Malerba (lancio avvenuto il 31 luglio 1992) a bordo dello space shuttle Atlantis, attraverso le missioni di Umberto Guidoni (STS-75 e 100), Maurizio Cheli (STS-75), Roberto Vittori (STS-134, Sojuz TMA-6, Sojuz TM-33, Sojuz TM-34, Sojuz TMA-5), Paolo Nespoli (STS-120, Sojuz MS-05, Expedition 26/27, Sojuz TMA-20), Luca Parmitano (Expedition 36/37, Sojuz TMA-09M) fino all’ultima in ordine di tempo: Samantha Cristoforetti (Expedition 42/ 43, Sojuz TMA-15M).
I pannelli rappresentano una vera e prorpia mostra itinerante che nei prossimi mesi saranno allestiti in altre mostre italiane.

- Industria aerospaziale italiana: In collaborazione con Thales Alenia Space, trovano posto alcuni modelli che rappresentano l’impegno ingegneristico italiano nello spazio. Colpisce in particolar modo l’allestimento per un rover e una sonda in scala, “appoggiati sul suolo marziano”.  (Foto 001)

- Space Food: Questa sezione è stata allestita in collaborazione con Altec, SMAT e Argotec. Attraverso delle bacheche è possibile vedere le confezioni che contengono il cibo messo a disposizione degli astronauti. (Foto 002)
Incuriosiscono le capsule della Lavazza che contengono il caffè espresso portato per la prima volta a bordo della ISS (International Space Station) nel periodo di permanenza di Samantha Cristoforetti.

(Foto 002 – Cibo spaziale nelle caratteristiche confezioni. Credit photo: Emmanuele Macaluso)

Suscitano altresì curiosità le bottiglie contenenti l’acqua che la SMAT ha confezionato – in confezioni differenti per gli astronauti sovietici – durante il periodo in cui ha avuto l’appalto per questa attività. (Foto 003)

(Foto 003 – Le bottiglie contenenti acqua mandata a bordo della ISS, i cosmonauti russi avevano specifiche diverse. Credit photo: Emmanuele Macaluso)

Per l’occasione, l’associazione ha stampato una cartolina commemorativa in 400 esemplari con relativo annullo filatelico.
Maggiori informazioni su AS.IT.AF. all’indirizzo www.asitaf.it

Emmanuele Macaluso