lunedì 6 giugno 2022

NASCE LA PARTNERSHIP TRA AURIGA E UNISTELLAR, UN NUOVO MODO DI FARE DIVULGAZIONE E OSSERVAZIONE ASTRONOMICA

Con l’arrivo dei prodotti e delle tecnologie Unistellar, il distributore Auriga punta a rivoluzionare e ampliare l’esperienza di osservazione e divulgazione del cosmo, mettendo le bellezze del cielo notturno a disposizione di tutti. 


È un incontro di eccellenze quello che vede la nascita della collaborazione tra AURIGA e UNISTELLAR.


Da una parte l’azienda italiana Auriga, il più importante distributore italiano di strumentazione per osservazione astronomica, terrestre e naturalistica. Tra i marchi trattati: CelestronSky-WatcherKowaLuna Optics ed accessori a marchio AURIGA. Negli ultimi 10 anni Auriga ha allargato la distribuzione dei suoi prodotti ad altri paesi dell’area Mediterranea: Spagna, Portogallo, Croazia, Grecia, Malta e Cipro.


Dall’altra Unistellar, azienda Franco-Americana con in dote una nuova categoria di telescopi, gli eVscope.

Gli eVscope sono i telescopi intelligenti più potenti e semplici da utilizzare al mondo e consentono di dare vita alle meraviglie dell’Universo in pochi secondi – anche in ambienti urbani soggetti ad elevato inquinamento luminoso. Grazie alla partnership con rinomate organizzazioni scientifiche come il SETI Institute questi rivoluzionari telescopi permettono agli utenti di diventare persino “cittadini scienziati” consentendo loro di contribuire alla ricerca all’avanguardia su esopianeti, asteroidi, comete e molto altro.


Le motivazioni della partnership:

La partnership nasce per volontà di Auriga e presenta motivazioni profonde e obiettivi ambiziosi. Il primo è quello di portare la bellezza del cielo in contesti non consueti, grazie alla semplicità di utilizzo dei prodotti Unistellar, anche in situazioni non ottimali. I telescopi a tecnologia digitale Unistellar “eQuinox” ed “eVscope2” infatti, hanno la caratteristica di inviare direttamente (e a colori) ad un device (PC, tablet o smartphone) le immagini dei corpi celesti in osservazione, mettendo a disposizione dell’osservatore un’esperienza osservativa rivoluzionaria che sarebbe impensabile con i normali strumenti ottici.

Un’esperienza che - lo risottolineamo - al  contrario dei tradizionali telescopi, permette di osservare il cosmo anche dalle città e in condizioni di inquinamento luminoso.

 

L’unione di questi fattori (semplicità di trasporto e utilizzo + visione del cosmo a colori su device + possibilità di osservare il cielo anche in condizioni non ottimali a causa dell’inquinamento luminoso) inaugura un nuovo modo di fare divulgazione e porta il cosmo sulla Terra, davanti agli occhi del pubblico più ampio mai raggiunto.

Risulta facile comprendere e immaginare i vantaggi e le potenzialità pratiche di queste caratteristiche, soprattutto se inserite in contesti inediti come scuole, osservatori, campeggi e aziende turistiche e luoghi di aggregazione anche non scientifici.

 

Auriga rafforza quindi la sua posizione nel settore, completando il suo catalogo con nuove tecnologie e fornendo la gamma di strumenti di osservazione più completa attualmente a disposizione degli osservatori del cosmo. Un perfetto equilibrio tra potenzialità commerciali e divulgazione. Una scelta che dimostra che per portare il cosmo sulla Terra bisogna aprire nuove strade, con visioni innovative, tecnologie evolute e nuove partnership strategiche.


Emmanuele Macaluso

martedì 19 aprile 2022

L’ASTRONAUTA SAMANTHA CRISTOFORETTI IN PARTENZA PER LA ISS CON LA MISSIONE “MINERVA”

Seconda missione a bordo della stazione spaziale internazionale per l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti. Sta per iniziare la Expedition 67, questa volta a bordo della Crew Dragon “Freedom” di SpaceX.

(L'astronauta italiana Samantha Cristoforetti in posa con il logo della missione "Minerva" - Credit: ESA)

 

Il conteggio dei giorni di Samantha Cristoforetti nello spazio ripartirà da 199. Erano infatti 199 i giorni trascorsi dalla prima donna italiana nello spazio, quando rientrò a Terra al termine della missione “Futura” (2014 - 2015).

Un conteggio che dovrebbe continuare il prossimo 23 aprile, con la prima finestra di lancio attesa per le 11:26 ora italiana, quando dovrebbe decollare alla volta della ISS (International Space Station - Stazione Spaziale Internazionale - nda) per la Expedition 67, la missione denominata “Minerva” in onore della dea della saggezza.

 

Questa volta la Cristoforetti non volerà verso la ISS a bordo della Soyuz, ma di una navetta Crew Dragon di SpaceX, la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk.

La navetta sulla quale partirà l’astronauta italiana volerà per la prima volta. È infatti la quarta Crew Dragon uscita dagli stabilimenti della SpaceX ed è stata battezzata con il nome “Freedom”.

 

A bordo di “Freedom”, oltre alla Cristoforetti i colleghi della NASA Jessica Watkins, Bob “Farmer” Hines e Kjell Lindgren.

Il razzo lanciatore (il Falcon 9, sempre di SpaceX) e la capsula per l'equipaggio sono più suscettibili alle condizioni meteo rispetto alla navetta russa Soyuz con la quale la Cristoforetti partì per la missione Futura, pertanto c'è una maggiore incertezza su quando avverrà effettivamente il decollo previsto dalla piattaforma di lancio 39A del Kennedy Space Center della NASA in Florida.

 

Una missione complessa, che dovrebbe durare quasi 6 mesi, durante la quale Samantha dovrebbe frantumare altri record, ma soprattutto darà un importante contributo dal punto di vista scientifico e divulgativo.

Durante la missione potrebbe fare una EVA (attività extraveicolare nda) e acquisirà il comando della USOS, la sezione americana dell'ISS e prenderà parte a numerosi esperimenti, italiani e internazionali. Gli esperimenti previsti sono 150, 35 dei quali internazionali e 6 completamente italiani, organizzati in collaborazione tra l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), università e centri di ricerca del nostro Paese.

Condurrà esperimenti di biologia, fisiologia, medicina, biotecnologie e dimostrazioni tecnologiche, anche per il contrasto ai cambiamenti climatici.

 

La missione parte in un delicato momento dal punto di vista geopolitico globale, ma in una sua dichiarazione, Astrosamantha - che ha già aperto un profilo Tik Tok, diventando la prima astronauta a comunicare dallo spazio anche attraverso questo social media – è fiduciosa:«Fra noi astronauti c'è la totale attenzione a quanto di terribile sta accadendo, con una forte partecipazione alle sofferenze delle popolazioni, ma al tempo stesso siamo certi della solidità della cooperazione internazionale alla base del progetto dell'Iss fino alla sua scadenza nel 2030».

 

Il viaggio e l’inseguimento della Crew Dragon alla ISS durerà circa 30 ore. Proprio la lunghezza di questa operazione è stata lo spunto per un curioso particolare raccontato dalla stessa astronauta, che durante un’intervista ha spiegato alcune differenze “sostanziali” tra la vecchia Soyuz e l’avveniristica Crew Dragon di SpaceX: «Mi mancheranno le bacchette per pigiare i tasti del quadro di comando della Soyuz, mentre sulla Dragon, che ha sedili più confortevoli, si usano i touch screen. Però la Soyuz, che è più autonoma in fatto di pilotaggio, è divisa in due volumi: un vantaggio se, ad esempio, si deve usare la toilette. C’è più privacy rispetto all’unico, sia pure vasto, volume della Dragon in cui si è riparati solo da una tendina quando si “estrae” la toilette da un portellone sul soffitto. E siccome il viaggio dura oltre 30 ore è certo che la useremo».

 

Per aspera ad astra Samantha! Ci rivediamo sulla Terra tra 6 mesi.

 

Emmanuele Macaluso



domenica 14 febbraio 2021

COMUNICAZIONE UFFICIALE: COSMOBSERVER E MISSION DARK SKY PUBBLICANO IL BILANCIO SOCIALE CONGIUNTO 2020

COSMOBSERVER, Il sito di divulgazione scientifica dedicato allo spazio pubblica il suo sesto bilancio sociale e di missione, includendo quello della sua campagna di sensibilizzazione sull’inquinamento luminoso MISSION DARK SKY

È stato pubblicato oggi su COSMOBSERVER il Bilancio Sociale e di Missione congiunto COSMOBSERVER / MISSION DARK SKY 2020.

 

Redatto dal fondatore di COSMOBSERVER ed esperto di marketing e CSR Emmanuele Macaluso, il bilancio sociale è un documento formale, attraverso il quale si rendono pubblici dati, analisi e risultati ottenuti da un’azienda nell’anno precedente.

Inserito nell’ambito dell’attività di CSR (Corporate Social Responsability), conosciuta in Italia come Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), il bilancio non prende in considerazione solo i fattori finanziari, ma anche quelli tecnici e sociali. Elementi particolarmente importanti ed evidenti quando si opera nella divulgazione scientifica.

Il Bilancio Sociale e di Missione 2020 di COSMOBSERVER è stato redatto - come i precedenti - sotto la supervisione del Comitato Etico e Scientifico del Manifesto del Marketing Etico.

 

Il bilancio di missione è stato pubblicato a pochi giorni dalla fine dell’anno di riferimento, e contiene alcune anteprime relative alle prossime attività del progetto di divulgazione scientifica dedicato all’astronomia, astrofisica.

 

“Siamo molto soddisfatti della stesura e dei risultati contenuti nel bilancio – ha dichiarato Emmanuele Macaluso durante la conferenza stampa di presentazione, che continua – I risultati ottenuti nel 2020 nonostante le oggettive limitazioni per il Covid-19, e ancor prima dalla sua fondazione, da COSMOBSERVER sono veramente importanti. Soprattutto nell’ambito del coinvolgimento del pubblico, tenendo conto che al contrario di altre realtà del settore, abbiamo deciso di non falsare artificialmente i nostri volumi accedendo a servizi a pagamento sui social. Tutti i dati presenti nel bilancio sono quindi reali e riscontrabili. Le scelte editoriali e di trasparenza che abbiamo sempre adottato ci hanno portato a divenire in pochi anni una realtà credibile nell’ambito della divulgazione scientifica italiana. La stessa pubblicazione del bilancio è da considerarsi un fatto non comune in questo ambiente. Siamo fieri di essere i primi in Italia a perseguire questa strada, e del rapporto che stiamo creando quotidianamente con la platea alla quale comunichiamo e con i nostri partner. La strada è corretta, continueremo a percorrerla con la dovuta determinazione e professionalità.

Quest’anno, siamo particolarmente fieri di poter inserire nel bilancio di missione di COSMOBSERVER, il secondo bilancio sociale della nostra campagna di sensibilizzazione sull’inquinamento luminoso MISSION DARK SKY. Con la fine dell’emergenza sanitaria potremo finalmente iniziare a organizzare le nostre attività sul territorio e a poter incontrare i protagonisti del cosmo per intervistarli di persona, come da nostra abitudine”.

 

La pubblicazione del bilancio sociale e di missione avviene a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione del calendario degli eventi astronomici del 2021.

 

È possibile leggere il Bilancio di Missione 2019 di COSMOBSERVER all’indirizzo http://www.cosmobserver.com/download.htm

 

Di seguito i contatti di COSMOBSERVER

Web www.cosmobserver.com

Blog  http://thecosmobserver.blogspot.it

E-mail thecosmobserver@gmail.com

Instagram www.instagram.com/cosmobserver

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mercoledì 18 novembre 2020

COSMOBSERVER RECENSISCE “SPACE MINING AND MANUFACTURING” IL TERZO LIBRO DI DAVIDE SIVOLELLA

Il divulgatore scientifico Emmanuele Macaluso recensisce per COSMOBSERVER il terzo lavoro letterario dell’Ing. Davide Sivolella, dedicato all’estrazione di materie prime da altri mondi.


 È online sul sito di divulgazione dedicato all’astronomia e astronautica COSMOBSERVER (www.cosmobserver.com) la recensione del divulgatore scientifico Emmanuele Macaluso dedicata al terzo libro dell’Ing. Davide Sivolella.

 

In “Space Mining and Manufactoring: Off-World Resources and Revolutionary Engineering Techniques”, edito da Springer - Praxis, e disponibile solo in lingua inglese, l’Ing. Sivolella affronta il tema dell’estrazione dei minerali su altri corpi celesti. Un argomento sempre più presente nell’ambiente astronautico.

Il libro non è un esercizio di stile, ma un vero e proprio saggio che mette in evidenza le tecniche che sono già a disposizione degli ingegneri e le possibili evoluzioni per l’adattamento al lavoro spaziale. Un libro ben documentato e ricco di schemi tecnici e prove che supportano le tesi presenti nel testo.

 

Chi è Davide Sivolella:

Davide Sivolella, classe 1981, è un ingegnere aerospaziale laureato al Politecnico di Torino. È uno dei massimi esperti mondiali del Programma Space Shuttle, al quale ha dedicato due saggi: “To Orbit and Back Again – How the Space Shuttle Flew in Space” e “The Space Shuttle Program – Technologies and Accomplishments”, entrambi scritti in inglese e editi da Springer.

Attualmente vive e lavora in Gran Bretagna ed è uno dei responsabili della manutenzione straordinaria dei velivoli della compagnia aerea British Airways.

 

Vi invitiamo a leggere la recensione a questo link http://www.cosmobserver.com/articles/reviews/010%20Davide_Sivolella/space_mining_and_manufacturing_davide_sivolella_cosmobserver.htm e a visitare il mondo di COSMOBSERVER attraverso i canali di seguito elencati:

 

Canali ufficiali COSMOBSERVER

Web: www.cosmobserver.com

E-mail: thecosmobserver@gmail.com

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giovedì 27 agosto 2020

COMUNICAZIONE UFFICIALE: COSMOBSERVER MEDIA PARTNER DEL NASA SPACE APPS CHALLENGE DI BRESCIA 2020

 Per il terzo anno consecutivo, COSMOBSERVER è media partner del NASA Space Apps Challenge di Brescia.

 


Sarà un’edizione particolare del NASA Space Apps Challenge, l’hackathon voluto dall’Agenzia Spaziale Americana. Dal 3 al 4 ottobre 2020, a causa dell’emergenza sanitaria globale Covid-19 le squadre lavoreranno in remoto, per evitare assembramenti.

 

Anche quest’anno, Brescia sarà una delle location della “gara di menti” che cercheranno di trovare soluzioni per la risoluzione di problemi e quesiti sulla Terra. Le squadre concorrenti potranno utilizzare i dati messi a disposizione dalle agenzie spaziali NASA - National Aeronautics and Space Administration, CNES, Canadian Space Agency e JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency). Una sfida esaltante che mette ragazzi e cittadini nelle condizioni di sviluppare progetti rigorosamente open source che saranno valutati dalla NASA, con premi locali e globali.

 

Per la terza volta consecutiva, il sito di divulgazione scientifica dedicato allo spazio COSMOBSERVER  media partner ufficiale dell’evento. COSMOBSERVER affiancherà gli organizzatori della manifestazione di Brescia nella divulgazione della challenge. Anche in questo 2020, nonostante le condizioni straordinarie, a organizzare la manifestazione è l’associazione culturale INTERSTELLARS.

 

Le dichiarazioni:

Siamo onorati di avere anche questo anno al nostro fianco Cosmobserver, il Prof. Emmanuele Macaluso e tutto il suo staff per diffondere la notizia della terza edizione di NASA Space Apps Challenge Brescia 2020 – dichiara Chiara Chiesa, organizzatrice dell’evento, che continua – il nostro interesse comune è che la scienza e lo spazio possano raggiungere ed appassionare i ragazzi e mostrare loro le grandi opportunità che i dati satellitari e il trasferimento tecnologico possono offrire per entrare nel mondo della Space economy”.

 

“Quella con la NASA Space Apps Challenge di Brescia è ormai una tradizione per noi di COSMOBSERVER – dichiara il divulgatore scientifico Emmanuele Macaluso, fondatore di COSMOBSERVER, che continua – Sarà un piacere per noi dare il nostro contributo alla divulgazione di questa importante iniziativa, che a Brescia trova degli ottimi punti di eccellenza. Purtroppo le condizioni sanitarie contingenti ci regaleranno un’edizione in remoto e non potremo presenziare personalmente, ma il nostro impegno sarà massimo e, ne siamo certi, anche quest’anno gli organizzatori faranno un grande lavoro”.

 

Maggiori informazioni su www.cosmobserver.com

lunedì 29 giugno 2020

COMUNICAZIONE UFFICIALE: AURIGA E COSMOBSERVER INSIEME PER LA DIVULGAZIONE DELL’ASTRONOMIA


Nasce la partnership tra Auriga, il più importante importatore e distributore di telescopi (Strumentazione Astronomica ed Accessoristica) italiano e per i paesi del Sud-Europa, e il sito di divulgazione scientifica dedicato allo spazio Cosmobserver.

È un incontro di eccellenze quello che vede la nascita della collaborazione tra AURIGA e COSMOBSERVER.
Una partnership che metterà COSMOBSERVER e il suo G.R.O.C.A. (Gruppo di Ricerca e Osservazione Cosmica e Astronomica) nelle condizioni di poter utilizzare strumenti ottici di qualità forniti direttamente dal principale importatore di strumenti ottici per l’astronomia presente in Italia.
COSMOBSERVER e il suo team di lavoro e ricerca avranno a disposizione per le proprie attività osservative, formative e divulgative strumenti e telescopi dei marchi Celestron, Sky-Watcher, Kowa, Luna Optics ed accessori a marchio AURIGA. 
Oltre alla fornitura, consulenza e assistenza tecnica, la collaborazione prevederà anche attività di natura comunicativa e divulgativa integrata delle quali verrà dato conto nei prossimi mesi.

I protagonisti dell’accordo

AURIGA: Nata nel 1983 AURIGA fa parte del gruppo Virgilio Holding Spa la cui prima azienda, Prodotti Gianni S.r.l., è stata fondata nel 1948. AURIGA opera su tre mercati principali; Ottica, Elettronica e Fulldome.
Nell’ambito dell’ottica, l’azienda è il più importante distributore italiano  di strumentazione per osservazione astronomica, terrestre e naturalistica. Tra i marchi principali trattati CelestronSky-WatcherKowaLuna Optics ed accessori a marchio AURIGA. Negli ultimi 10 anni Auriga ha allargato la distribuzione dei suoi prodotti ad altri paesi dell’area Mediterranea; Spagna, Portogallo, Croazia, Grecia, Malta e Cipro.
                             
COSMOBSERVER: (Conosciuto anche come The Cosmobserver o Cosmobserver) è un progetto integrato di divulgazione scientifica dedicato all’astronomia, astrofisica e astronautica.
Fondato nel 2015 dall’esperto di comunicazione scientifica e marketing Emmanuele Macaluso come un blog, e successivamente come sito non periodico di divulgazione scientifica, ha presto varcato i confini del web approdando nel "mondo reale" grazie ai progetti: G.R.O.C.A. (Gruppo di Ricerca e Osservazione Cosmica e Astronomica), la campagna di sensibilizzazione globale sull'inquinamento luminoso MISSION DARK SKY, e il Centro di ricerca e divulgazione attualmente  in fase progettuale. COSMOBSERVER è stato riconosciuto dalla rivista “Nuovo Orione” come uno dei Top Player della divulgazione scientifica italiana per quanto riguarda i temi astronomici a astronautici.

Nasce quindi una collaborazione tutta italiana, ma di respiro internazionale, a favore della scienza e dell’astronomia.


sabato 30 maggio 2020

DEMO-2 DI SPACEX: DECOLLO DI UNA NUOVA ERA


(Il Falcon 9 in spinta a pochi secondi dal lancio - Photo Credit SpaceX / NASA)

Dopo il rinvio dello scorso 27 maggio, il 30 maggio 2020 sarà ricordato a lungo nella storia dell’astronautica. In un momento storico difficile, mentre il mondo si confronta con una pandemia globale che abbiamo imparato a conoscere con il nome di Covid-19, due uomini lasciano il pianeta a bordo della Capsula Dragon V2 (più comunemente nota come Crew Dragon) della SpaceX.

Il potente vettore Falcon 9, ha atteso per giorni sul mitico Pad 39 A del John F. Kennedy Space Center (KSC) in Florida (USA),  di scatenare l’enorme pressione dei suoi motori Merlin sul suolo per spingersi verso lo spazio.
A bordo della capsula due astronauti americani, che per la prima volta dopo 9 anni - cioè dalla fine del programma Space Shuttle con la missione STS-135 - lasciano la Terra per raggiungere la ISS (International Space Station) in orbita attorno al pianeta.

E proprio il comandante della Missione Demo-2, Douglas Gerald Hurley (classe 1966) fa da anello di congiunzione tra il passato e il presente. Hurley infatti faceva parte dell’ultima missione Shuttle, e ora si trova ad essere il comandante del veicolo nella prima missione spaziale svolta da un’azienda privata (la SpaceX di Elon Musk) con equipaggio. Al suo fianco, all’interno della Crew Dragon, il collega Robert Louis "Bob" Behnken. Entrambi, prima di questa missione sono stati due volte nello spazio durante l’epopea del Programma Space Shuttle: STS- 127 e STS-135 Hurley; STS-123 e STS-130 Behnken.

Obiettivo della missione Demo-2 di SpaceX è portare il primo equipaggio umano a bordo di una capsula privata sulla stazione spaziale internazionale. Una missione dal grande valore simbolico, perché segnerebbe il ritorno alla capacità, da parte degli statunitensi, di essere indipendenti dall’agenzia spaziale russa (Roscosmos) - con le navette Soyuz - per il trasporto di astronauti nello spazio.

La Demo-2 è stata presentata come un passo avanti nell’esplorazione spaziale, nonostante non vada a battere record di percorrenza, coprendo il tragitto più volte effettuato dalle Soyuz e dallo Space Shuttle. Non proprio “una prima” quindi. Tuttavia, il fatto che sia un’azienda privata a svolgere quel “tratto di cielo” tra la Terra e la ISS - seppur con l’appoggio tecnico e scientifico della NASA – apre interessanti opportunità per il futuro dell’esplorazione spaziale. Quel che è certo è che sono molte le novità tecnologiche che la Crew Dragon mette a disposizione dell’astronautica.

Il lancio è avvenuto alle 21:22 esatte e tutte le procedure del piano di volo sono state rispettate. Poco dopo i 9 minuti dal lancio, il primo stadio del vettore è atterrato su una piattaforma nell’oceano per essere revisionato e riutilizzato. Nell’entusiasmo ascoltabile durante la diretta, i due astronauti hanno raggiunto lo spazio e la traiettoria che la Crew Dragon seguirà per raggiungere la stazione spaziale internazionale. Il rendez-vous è previsto per la giornata di domani, 31 maggio, dopo una serie di procedure e prove che gli astronauti eseguiranno nelle prossime ore per testare la capsula in ambiente operativo.

A nome della redazione di COSMOBSERVER, del G.R.O.C.A. (Gruppo di Ricerca e Osservazione Cosmica e Astronomica) di COSMOBSERVER e di MISSION DARK SKY, desideriamo fare i complimenti a Elon Musk, a tutti i membri di SpaceX e alla NASA. Oggi, questo team di lavoro ha superato il detto tanto caro a molti appassionati di astronautica: “Per Aspera ad Astra”.


Emmanuele Macaluso